Pratiche urbanistiche

Norme Tecniche di Attuazione (delibera C.C.24/2011 - Testo Controdedotto DD.CC.CC. di controdeduzione n.79 del 29.12.2011 e n. 8 del 26.01.2012):

Piano Regolatore Generale-Tavola di zonizzazione:

Studio di livello 1 di Microzonazione sismica

Norme Sostenibilità Ambientale (delibera C.C.93/2009):

Per tutte le pratiche: tabella diritti di segreteria:

Per la concessione in proprietà di aree già concesse in diritto di superficie (riscatto PdZ) vai a: modulo

 

RICHIESTE ACCESSO ATTI URBANISTICA: 

Per richieste di accesso agli atti depositati presso il Servizio Pianificazione Urbanistica: modulo - tabella costi di riproduzione e del diritto di ricerca.

VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE: 

Si comunica che con deliberazione di giunta regionale n. 841 del 13.11.2009 è stata approvata la Variante Generale al P.R.G. e seguito di pubblicazione sul BU.R.L. avvenuta in data 28.12.2009: scarica file  ; il nuovo strumento urbanistico è efficace ai sensi della L. 38/99 dal giorno 29.12.2009.

REGOLAMENTO ARREDO URBANO: 

Testo coordinato e rettificato con delibera C.C.86/2013:

PIANI DI EDILIZIA ECONOMICA POPOLARE E PIANI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI (PEEP e PIP): Possono fare richiesta per l'assegnazione di aree in diritto di superficie: cooperative edilizie, imprese di costruzioni, ditte industriali o artigianali, presentando domanda in bollo al Protocollo. Attualmente non vi sono aree disponibili all'interno dei suddetti Piani.

LOTTIZZAZIONI EDILIZIE: 

Per la redazione e trasmissione di un piano di lottizzazione è obbligatorio utilizzare esclusivamente la modulistica appositamente predisposta dal Servizio Pianificazione Urbanistica. La domanda deve essere sottoscritta da tutti i proprietari dei fondi compresi nell'ambito della lottizzazione. Il Piano di lottizzazione conforme al P.R.G. viene approvato dal Consiglio Comunale insieme allo schema di convenzione urbanistica (art. 1 bis L.R. 36/87). Se il piano è in variante al P.R.G. (nei soli casi ammessi dalla L.R  36/87 art. 1 comma 1), la deliberazione consiliare viene pubblicata all'Albo Pretorio del Comune e, successivamente al ricevimento delle eventuali opposizioni, inviata alla Regione, che, entro 30 giorni dal ricevimento, può far pervenire al Comune osservazioni sulla rispondenza del piano alla normativa vigente in materia.  Con apposita deliberazione il Consiglio Comunale si pronuncia sulle eventuali osservazioni della Regione e autorizza la stipula della Convenzione approvata. I lottizzanti, riuniti in consorzio, predispongono il progetto definitivo delle opere di urbanizzazione e sottoscrivono la convenzione con la quale si impegnano alla cessione gratuita delle aree relative alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria (strade, verde pubblico, illuminazione, fogne, ecc.)  L'intestatario della convenzione richiede il titolo abilitativo edilizio per la realizzazione delle opere di urbanizzazione allegando il progetto esecutivo e, a lavori ultimati, richiede il collaudo delle opere per la cessione definitiva delle stesse al Comune.
Alla relazione finale occorre allegare i frazionamenti catastali delle aree da cedere, le certificazioni varie e i progetti delle opere così come effettivamente realizzate.
Sono a carico del lottizzante tutti gli oneri tecnici e amministrativi per frazionamenti e collaudi necessari per il passaggio delle opere al Comune.
Normativa di riferimento: legge urbanistica 1150/42 - L.R. 36/87.

PIANI PARTICOLAREGGIATI DI INIZIATIVA PRIVATA: 

Per la redazione e trasmissione di un piano particolareggiato di iniziativa privata è obbligatorio utilizzare esclusivamente la modulistica appositamente predisposta dal Servizio Pianificazione Urbanistica. La domanda deve essere sottoscritta da tutti i proprietari dei fondi compresi nell'ambito del piano. Il Piano particolareggiato, se conforme al P.R.G., viene approvato dal Consiglio Comunale insieme allo schema di convenzione urbanistica (art. 1 bis L.R. 36/87). Se il piano proposto comporta una delle varianti al P.R.G. previste dalla L.R  36/87 all'art. 1 comma 1, la deliberazione consiliare di adozione viene pubblicata all'Albo Pretorio del Comune e, successivamente al ricevimento delle eventuali opposizioni, inviata alla Regione, che, entro 30 giorni, può far pervenire al Comune osservazioni sulla rispondenza del piano alla normativa vigente in materia. Il Consiglio Comunale approva il piano particolareggiato e contestualmente decide sulle eventuali opposizioni e si pronuncia sulle eventuali osservazioni della Regione. Se il piano particolareggiato comporta variante al P.R.G. (al di fuori dei casi previsti dalla L.R. 36/87 art. 1 comma 1), la Giunta Regionale decide sulla variante urbanistica entro 90 giorni, trascorsi i quali lo strumento urbanistico attuativo si intende approvato.
I proponenti del piano, riuniti in consorzio, predispongono il progetto definitivo delle opere di urbanizzazione e sottoscrivono la convenzione con la quale si impegnano alla cessione gratuita delle aree relative alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria (strade, verde pubblico, illuminazione, fogne, ecc.)  L'intestatario della convenzione richiede il titolo abilitativo edilizio per la realizzazione delle opere di urbanizzazione allegando il progetto esecutivo e, a lavori ultimati, richiede il collaudo delle opere per la cessione definitiva delle stesse al Comune.
Alla relazione finale occorre allegare i frazionamenti catastali delle aree da cedere, le certificazioni varie e i progetti delle opere così come effettivamente realizzate.
Sono a carico dei proponenti tutti gli oneri tecnici e amministrativi per frazionamenti e collaudi necessari per il passaggio delle opere al Comune.
Normativa di riferimento: legge urbanistica 1150/42 - L.R. 36/87
N.B.: AVVISO - Con determinazione dirigenziale n. 1427 del 16.6.2009 sono state stabilite nuove modalità di redazione dei Piani Urbanistici Attuativi e nuovi modelli da utilizzare obbligatoriamente per la redazione e la trasmissione di tali strumenti: istanza preliminare - istanza definitiva - scheda sintesi - elenco elaborati - schema convenzione - cartiglio tipo

 

VERIFICA SUSSISTENZA GRAVAME USO CIVICO:

Gli usi civici sono i diritti spettanti a una collettività, insediata e organizzata su un territorio, il cui contenuto consiste nel trarre utilità dalla terra, dai boschi e dalle acque.
Ci sono due diverse tipologie di diritti che possono far capo a una popolazione:

  • i diritti di uso e godimento su terre di proprietà privata;
  • il dominio collettivo su terre proprie.

La materia è regolata dalla L. 1766/1927 e dalla L.R. 1/86 (come successivamente modificata).
Per verificare se su un terreno di proprietà privata esiste un gravame di uso civico, occorre presentare al Comune apposita richiesta, compilando esclusivamente l'apposito modulo, in bollo da € 14,62 da consegnare all'ufficio Protocollo (la trasmissione può essere anticipata via fax). La domanda può essere presentata dal proprietario, dal titolare di altro diritto reale o da coloro che siano interessati in base ad altro valido titolo.
Alla domanda vanno allegati obbligatoriamente:

  • estratto catastale (aggiornato a tre mesi)
  • certificato storico catastale (aggiornato a tre mesi)
  • ricevuta del versamento dei diritti di segreteria di € 30,00
  • ricevuta del versamento di € 25,00 per diritto di urgenza se viene richiesto il rilascio dell'attestazione entro 10 gg dalla presentazione della domanda.

Le domande prive della suddetta documentazione non verranno esaminate.
L'attestazione viene consegnata, di norma, entro trenta giorni; entro dieci giorni in caso di urgenza, previo pagamento del diritto di urgenza di € 25,00.
Nel caso di terreni contraddistinti da mappali non adiacenti, dovranno essere presentate più istanze.

 

 

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