Da Regione e Asl impegni importanti per il SS Gonfalone

  • Ospedale SS Gonfalone
    Ospedale SS Gonfalone

Attivazione del reparto di Ortopedia con implementazione del precedente servizio. Via ai lavori per l’ampliamento del Pronto Soccorso. Soluzioni anche per le attività della Sala prelievi e di Radiologia

 

Importanti e precisi impegni da Regione e Asl per superare le criticità del SS Gonfalone e recuperare la sua piena funzionalità. Le sostanziali novità sono state comunicate dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato e dal direttore generale della Asl Rm5 Giorgio Santonocito al sindaco Riccardo Varone, nel corso di incontri tenutisi in videoconferenza, a cui è intervenuto anche l’assessore regionale ed ex sindaco Mauro Alessandri, dopo il sopralluogo dello scorso 15 febbraio. In quella occasione, nel prendere nuovamente atto delle diverse e gravi problematiche illustrate dal personale medico, infermieristico e amministrativo dell’ospedale eretino e nel raccogliere la preoccupazione da più parti manifestata circa un depotenziamento di fatto della centralità e dell’efficienza operativa del SS Gonfalone, lo stesso sindaco, supportato dall’assessore Alessandri, aveva sollecitato un confronto urgente con le autorità sanitarie, rappresentando loro le criticità e chiedendo interventi urgenti a riguardo.

 

Entro il mese di marzo, grazie al reintegro della dotazione organica in servizio e alla rimodulazione dell’area di degenza, così come formalmente richiesto dal sindaco già a novembre in sede di osservazioni all’atto di indirizzo aziendale, sarà attivato il reparto di Ortopedia, le cui attività saranno strutturate in regime di week surgery cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente le sue specializzazioni.

Imminenti anche le soluzioni all’annoso problema dei pochi prelievi ematici che la struttura preposta è oggi in grado di assicurare e che la Asl intende raddoppiare per venire incontro alle esigenze dei cittadini attraverso un aumento delle postazioni di prelievo e/o delle vetture preposte al trasporto dei campioni presso l’ospedale di Tivoli, nel quale è centralizzata la diagnostica di laboratorio.

Riguardo il reparto di Cardiologia, attualmente garantito da due specialisti, uno dei quali in servizio solo da gennaio, c’è l’impegno della Regione a supportare la Asl nel reclutamento di un altro specialista, in sostituzione di un collega che ha lasciato l’incarico, in modo da consentire una migliore turnazione.

Importanti novità riguardano poi la riqualificazione strutturale dell’ospedale. Entro il mese di marzo inizieranno i lavori, da concludersi in circa cinque mesi, per la realizzazione di uno spazio all’aperto dedicato al Servizio psichiatrico diagnosi e cura, l’ampliamento del Pronto Soccorso e la realizzazione di una nuova morgue.

 

Nel sottolineare come i dati relativi alla diminuzione degli accessi al Pronto soccorso così come dei ricoveri non sia una specificità del SS Gonfalone ma siano sostanzialmente in linea con l’andamento generale in corso di pandemia, sui quali hanno perciò inciso sia le scelte personali da parte degli utenti di evitare il più possibile l’accesso in ambienti ospedalieri a causa dell’elevato rischio di contagio sia i periodi di riduzione e blocco delle attività di ricovero coerenti con le indicazioni regionali e nazionali, la Direzione della Asl ha altresì evidenziato come il trend attuale dimostri da un lato un positivo risultato in termini di maggiore appropriatezza negli accessi al Pronto soccorso e dall’altro un recupero sostanziale degli accessi e dei ricoveri. Santonocito ha inoltre sottolineato un significativo aumento del personale medico e infermieristico in servizio presso il nosocomio.

Soprattutto è stata confermata, sia da parte della Asl e sia dalla Regione, la volontà di investire fortemente nel potenziamento della rete sanitaria territoriale di Monterotondo e nell’ampliamento dei servizi attraverso l’utilizzo dei fondi previsti dalla missione 6, relativa alla Sanità, del Piano nazionale di ripresa e resilienza, oltreché dell’assistenza ospedaliera per “un polo sanitario importante quale è Monterotondo”.

 

«Ringrazio l’assessore D’Amato e il direttore Santonocito per la disponibilità al confronto e per la piena volontà di superare le criticità che ho rappresentato loro  - dichiara il sindaco Riccardo Varone  - nel corso delle videoconferenze, in un clima di massima collaborazione, ho avuto modo di registrare i primi sostanziali interventi volti alla risoluzione di problemi gravi riguardanti l’ospedale, soprattutto l’impegno a potenziare la sua operatività anche nel quadro di un più generale investimento, economico, infrastrutturale e strumentale che grazie al PNRR consentirà di ampliare l’offerta sanitaria territoriale, adottando soluzioni moderne, innovative, maggiormente coerenti con il contesto sociale di riferimento e con la domanda crescente di nuove forme di assistenza. Estendo il mio ringraziamento all’assessore Alessandri, per il prezioso contributo dialettico nell’inquadrare correttamente e in maniera costruttiva tanto i problemi quanto la loro soluzione e la Cgil di Roma e del Lazio per l’impegno con cui sta rappresentando la mobilitazione per il superamento delle criticità».