Edilizia residenziale pubblica convenzionata

L’edilizia residenziale pubblica convenzionata indica  alcune tipologie di immobili  realizzati per perseguire un fine sociale, ovvero  consentire alle fasce economicamente meno abbienti della popolazione di comprare una casa, che serva da abitazione principale per la famiglia.In pratica, la cosa funziona così:  Il Comune elabora un piano di zona ed assegna dei terreni che siano già di sua proprietà, o derivanti da esproprio, ad un costruttore privato oppure ad una cooperativa, stipulando con essi una convenzione che consenta la realizzazione di alloggi da vendere a coloro che ne possiedono i requisiti.

Gli immobili costruiti in edilizia convenzionata hanno pertanto un prezzo inferiore a quello che avrebbero in libero mercato sempre a parità di condizioni (ovvero su quell’area e con quelle caratteristiche), ma devono soddisfare determinati requisiti e la loro assegnazione e commercializzazione è soggetta a vincoli ben precisi.

Inoltre, è giusto ricordare che si può edificare in edilizia convenzionata su due diverse tipologie di terreni. Se si parla di alloggi costruiti su terreni in diritto di proprietà, l’acquirente, di fatto, oltre alla proprietà dell’immobile detiene una quota parte della proprietà del terreno su cui l’immobile insiste. Qualora invece ci si riferisca a terreni in diritto di superficie, il terreno dove si costruisce viene messo a disposizione dal Comune, che ne è proprietario, ma lo cede per 99 anni, eventualmente rinnovabili.

La normativa che regola l’Edilizia Residenziale Pubblica  Convenzionata è la Legge 167/62 nata proprio con l’intento di contenere i costi delle abitazioni, agevolando determinate fasce sociali. Le convenzioni, poi, possono seguire la Legge 865/71 o basarsi sulla cosiddetta Legge Bucalossi (oggi D.P.R. 380/2001) , che prevede la riduzione del contributo concessorio.

In ogni caso gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica sono sempre soggetti a determinati vincoli che riguardano :

  1. la vendita ad prezzo massimo di cessione o del canone massimo di locazione stabilito nelle convenzioni stipulate per la concessione del diritto di superficie e/o del diritto in proprietà ;
  2. a vendita a soggetti aventi determinati requisiti reddituali (nucleo famigliare) e che acquistano l’immobile come prima casa di residenza.
  3. la possibilità di richiedere l’eliminazione dei vincoli (attraverso apposita procedura stabilita dal Comune e dietro pagamento di un corrispettivo) trascorsi  5 anni dal primo trasferimento.

 

 

Modulistica per la verifica dei requisiti soggettivi per gli alloggi destinati all'edilizia residenziale pubblica di tipo convenzionata o agevolata.